L'ACQUARIO TROPICALE D'ACQUA DOLCE

 

LA VASCA

 

La vasca è il contenitore e la cornice dell’acquario.  E’ quindi indispensabile sceglierla con accuratezza. Un bel quadro posto in una brutta cornice rischia di perdere il suo fascino.  E’ quindi indispensabile che forma, dimensioni e materiale vengano ponderati con attenzione.   In questa scelta occorre ovviamente tener conto dell’arredamento presente nel locale dove viene posta la vasca.  
La prima cosa da decidere è quindi dove posizionare il nostro acquario.

  

            Dove posizionarla

 Per scegliere il luogo dove piazzare l’acquario occorre prendere in considerazione alcuni fatti:

 

          Un acquario ben arredato e ben tenuto è un bellissimo oggetto d’arredamento con un impatto visivo molto forte.

 •         L’acquario illumina l’ambiente ed in determinati casi emette qualche rumore.

 •        L’acquario non è solo un contenitore pieno d’acqua, pesci e piante, non è un oggetto inerte, è costituito da molteplici esseri viventi in equilibrio (più o meno instabile) fra di loro e deve essere considerato alla stregua di un organismo vivente.

 Non dimentichiamo che l’acquario necessita di una presa di corrente elettrica nelle sue vicinanze.

 

Tenuti presenti i punti precedenti, i luoghi più ovvi dove posizionare il proprio acquario sono l’ingresso ed il salotto.   La vasca non deve ricevere la luce diretta del sole per evitare un eccessivo riscaldamento e un’invasione d’alghe.   Solitamente diventa il “pezzo forte” dell’arredamento, quello che attira su di sé gli sguardi e l’attenzione, deve quindi trovarsi dove sia comodo guardarlo senza dover girare la testa o assumere posizioni strane:  Se si posiziona in un ingresso deve poter essere guardato stando in piedi, se è in un salotto si deve poter ammirare stando comodamente seduti in poltrona, il centro del vetro frontale della vasca deve quindi trovarsi sempre all’altezza degli occhi dell’osservatore e di fronte ad esso.  

Di tutto ciò bisogna tener conto nello scegliere l’altezza del supporto della vasca e del punto dove collocarlo.   Ricordandosi, ovviamente che è in pratica impossibile spostare una vasca avviata, anche se parzialmente svuotata: Dovendo cambiare la posizione di un acquario è indispensabile smontarlo completamente e quindi ripristinarlo con tutti i problemi che questo comporta.

La scelta del posto è quindi fondamentale, deve essere ben ponderata in quanto cambiarlo diventa un’impresa estremamente problematica.

La vasca deve essere sistemata su di un supporto che ne consenta facilmente la manutenzione, questo supporto deve essere anche solido, stabile e non traballante  (un acquario di 50 litri pesa più di 80 chili).   Onde evitare possibili incrinature del vetro di base è meglio frapporre tra il supporto e la vasca uno strato di materiale morbido che ammortizzi eventuali vibrazioni (il migliore è un pannello di polistirolo espanso di uno-due cm. di spessore).

 

            Le dimensioni

             In commercio si trovano vasche di ogni forma e dimensioni, da vaschette da meno di 10 litri a enormi vasche da parecchie centinaia di litri.   Contrariamente a quanto pensino i principianti, è più facile condurre un acquario quanto più questo è capiente.   Quindi, per un acquario d’acqua dolce non bisogna mai utilizzare vasche di capacità inferiore ai 50 litri, a meno che non si usino per la quarantena o cure particolari.   Un acquario molto grande comporta problemi nella movimentazione dell’acqua nella normale manutenzione e può inoltre raggiungere pesi paurosi che potrebbero anche provocare cedimenti strutturali nel pavimento dell’abitazione.   Prima di scegliere vasche che superano i 300 litri è meglio ponderare bene la cosa.

 

            La forma

             Nello scegliere la forma della vasca è importante tener presente che fra l’acqua contenuta nell’acquario e l’aria avvengono scambi gassosi importantissimi per la vita dei pesci, delle piante e di tutti gli organismi viventi in esso contenuti.   Tale scambio gassoso avviene sul pelo dell’acqua, è quindi di fondamentale importanza il rapporto fra superficie di scambio ed il volume d’acqua della vasca.   Il rapporto più favorevole si ha nelle vasche a base rettangolare.   Queste ultime sono quindi da preferirsi a quelle con base quadrata o rotonda specie se molto profonde.

 

 

            Il materiale

             Si possono reperire vasche dei seguenti tipi:

 

     In tutto vetro: costituite da lastre di vetro incollate fra loro con silicone

     Con intelaiatura di vari metalli a cui sono fissati i vetri con appositi mastici.

     In resina sintetica (plexiglas o acrilico per esempio)

     Vasche in cemento con vetro frontale (solitamente di grandi dimensioni)

 

Trattandosi di un acquario casalingo le vasche in cemento sono chiaramente da scartarsi, quelle in resina sintetica  sono soggette a graffiarsi.

Le vasche con intelaiatura, un tempo esistevano solo queste adesso sono rare, hanno il difetto di potersi ossidare, cedere ioni metallici all’acqua causando gravi problemi ai pesci, col tempo inoltre possono verificarsi perdite d’acqua fra l’intelaiatura ed il vetro.

Quelle in tutto vetro sono ormai diventate le più diffuse, sono robuste, l’esperienza ormai pluri decennale raramente ha riscontrato perdite d’acqua o scollamenti delle lastre.

 

 Il coperchio

Altro importante componente della vasca è il coperchio. In esso è alloggiato l’impianto di illuminazione.  Facciamo attenzione che sia in grado di contenere il numero di lampade fluorescenti che serviranno (vedere il capitolo sull’illuminazione).  Spesso in commercio si trovano vasche dal coperchio bellissimo, ma che è in grado di contenere solo una lampada.  Se modifichiamo il coperchio l’estetica cambia completamente, se lasciamo un solo tubo fluorescente le piante non crescono. Non fidiamoci completamente dei consigli dei rivenditori, usiamo la nostra testa. Stiamo attenti anche a questi dettagli che sono importantissimi e da essi dipenderà il successo del nostro acquario.

 

 

 

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