I MANUALI

L'ACQUARIO D'ACQUA DOLCE FREDDA


Il cibo

Cibare questi pesci non è per niente difficile in quanto, dopo pochi giorni, specie se istruiti da qualche pesce rosso presente nella vasca, si abituano al cibo in fiocchi, alle Daphnie secche, ai Tubifex liofilizzati, ed a tutti quei mangimi che l’acquariofilo è solito introdurre nell’acquario.

Occorre però non esagerare nel nutrirli, visto che richiedono il cibo continuamente.  Così si evitano pericolose indigestioni ed il pesce mantiene la sua linea naturale.  In libertà mangiano in continuazione, ma fanno anche molto movimento. In cattività mantengono l’abitudine di cibarsi molto, ma perdono la possibilità di sviluppare tutto il movimento che compiono nel loro ambiente naturale.  Pertanto se l’acquariofilo si lascia intenerire e li nutre troppo, ingrassano perdendo l’abituale agilità nel nuoto e divenendo facili prede delle malattie.

Non bisogna limitarsi ai cibi artificiali, è bene introdurre nella vasca anche prede vive per mantenere brillanti i bei colori dei pesci e per rinforzarne la salute.  Nei negozi di acquari e in quelli di pesca è possibile comprare dei vermetti.  Chi ama le scampagnate può recarsi in uno stagno e pescare le Daphnie con un retino a maglie molto fini, meglio se di tela.  Sempre in riva a stagni, fiumi, torrenti, etc. si possono catturare dei piccoli insetti usando un aspiratore a bocca. Questo è composto da un comune barattolino di vetro chiuso ermeticamente da un tappo di sughero in cui sono stati praticati due fori attraverso cui si fanno passare due tubi di gomma flessibile. Questi devono essere trasparenti, con un diametro interno di 0,5 – 1 cm.  Uno, lungo circa 25 cm, serve ad aspirare l’insetto, l’altro, lungo 40 – 60 cm, deve avere la parte interna al barattolo ostruita da una fine garza per impedire che gli insetti finiscano in bocca al cacciatore.  Il funzionamento è semplice: si avvicina il tubo più corto all’insetto e, usando la bocca, si aspira dal tubo più lungo.  L’insetto casca nel barattolo da cui non riesce più ad uscire.  Finita la caccia si sostituisce il tappo con i tubi con un tappo ermetico.  Si porta il barattolo pieno d’insetti a casa e si somministrano poco per volta nell’acquario.  Risultano pure graditi i piccoli bruchi delle farfalle ed i lombrichi (riduciamoli a tocchetti adatti alla bocca dei nostri beniamini).  Le formiche invece sono da scartare perché i pesci, a causa dell’acido formico, le sputano appena prese in bocca.  Occorre dare ogni tanto ai pesci degli spinaci bolliti, fettine di zucchine bollite e tenere nella vasca qualche pianta galleggiante tenera (lenticchie d’acqua) e delle Vallisneria in modo da arricchire il menù dei pesci.  Tutte queste attenzioni nella dieta premieranno l’acquariofilo mantenendo sempre belle le sfumature di colore dei pesci ed inoltre li conserveranno in buona salute. 

Per concludere assieme ai pesci si potrà tenere qualche altro piccolo esemplare della fauna acquatica, come le lumachine: ve ne sono certe dal guscio bellissimo.  Stiamo però attenti a non introdurre in acquario insetti idrofili, girini, tritoni, salamandre, idre che potrebbero essere addirittura letali per i nostri pesci.

 

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