L'ACQUARIO TROPICALE D'ACQUA DOLCE

 L’ACQUA

 

Generalità

 L’acqua è l’elemento più importante in un acquario, è l’elemento dove i pesci vivono, nuotano, respirano, mangiano, emettono le loro deiezioni. Possiamo paragonarla al sangue di una persona. Per questi motivi non deve contenere sostanze tossiche di alcun genere, devono essere disciolti in essa i gas nelle giuste proporzioni, deve avere caratteristiche chimico-fisiche adatte agli organismi viventi in essa contenuti. Di queste caratteristiche le più importanti sono la temperatura (la regoliamo con il riscaldatore), il pH, la durezza. 

 

 

Durezza

 La durezza dell’acqua è data dalla presenza degli ioni calcio e magnesio in essi disciolti, maggiore è il contenuto di tali ioni più l’acqua è dura; la durezza è la responsabile delle incrostazioni calcaree che si depositano nei nostri elettrodomestici.

La durezza si distingue in durezza temporanea e durezza permanente.

            La prima è la parte della durezza rimovibile, per esempio bollendo l’acqua, corrisponde alla quantità di bicarbonato di calcio e di magnesio presenti nell’acqua.

            La seconda è quella che rimane ed è data dai cloruri, solfati e nitrati di calcio e magnesio.

In acquariologia la durezza si misura in gradi tedeschi dGH.   1°dGH corrisponde a 10mg di ossido di calcio in un litro di acqua.

In base alla sua durezza l’acqua viene classificata come segue:

 

            Molto tenera    < 5°dGH

 

            Tenera             compresa fra 5° e 10° dGH

 

            Dura                compresa fra 10° e 20° dGH  

 

            Molto dura       >20° dGH

 

 

 

TABELLA DI CONVERSIONE

 

TH° (Francesi)                             dH°(Tedeschi)                    H°(Inglesi)

 

            1                                             0.56                                0.70

            1.79                                        1                                     1.25

            1.43                                        0.80                                   1

 

 

 

 

           

 

Il Ph

Questo valore ci dice se l’acqua è acida, neutra o alcalina.  Il valore pH varia da 0 a 14.   Il Ph 7 è neutro, i valori da 0 a 6,9 sono acidi, quelli da 7,1 a 14 alcalini.

Dipende dalla proporzione fra ioni idrogeno (H+) e ioni idrossido (OH-), quando sono presenti nella stessa proporzione il valore è neutro, se predominano gli ioni H+ il valore è acido, alcalino se predominano gli OH-.

 

 

 

 

Correlazione fra durezza, Ph ed  anidride carbonica

 Durezza, pH ed anidride carbonica sono correlati fra loro da fenomeni di tipo chimico.   All’acquariologo basta sapere che un’acqua tenera ha un valore pH molto instabile, che tende facilmente a salire per la diminuzione dell’anidride carbonica contenuta nell’acqua stessa.

 

 

Misurazione di durezza e Ph

 In commercio si trovano dei comodi Kit per la misurazione della durezza e del pH.   Per la misurazione basta seguire le istruzioni del Kit utilizzato.   E’ importante sapere che si può misurare solo la durezza totale (in dGH) e quella temporanea (in dKH) ovviamente la durezza permanente si ricava sottraendo il valore della temporanea a quello della totale.

 

 

Conduttività

 La durezza dell’acqua ci informa solo sulla quantità di sali di calcio e magnesio che sono sciolti nella nostra acqua, per avere un’idea della quantità totale sali disciolti occorre misurare la conduttività dell’acqua.   Tale misurazione avviene mediante un apparecchio elettronico ed è misurata in microsiemens.

 

 

Potenziale redox

 Il potenziale redox è la capacità da parte dell’acqua di ossidare o ridurre certe sostanze in essa disciolte.   Ad esempio ossidare sostanze organiche in sali inorganici.

 

 

Nitriti, nitrati, ammoniaca, etc 

Si tratta di sostanze azotate presenti nell’acqua degli acquari, derivano dai rifiuti (mangimi, foglie decomposte, deiezioni dei pesci).

Le sostanze organiche sono trasformate in ammoniaca che a sua volta viene trasformata in nitriti e questi in nitrati.   L’ammoniaca si forma in acquario quando il pH è superiore a 7 e la sua concentrazione può diventare tossica per pH superiori a 8.   Con pH inferiore a 7 si forma invece ammonio una sostanza molto meno tossica, per non dire innocua per i nostri pesci.

Noi non possiamo misurare l’ammoniaca e l’ammonio, possiamo invece misurare i nitriti ed i nitrati.   Un concentrazione alta di nitriti indica un insufficiente funzionamento del filtro e che si sta inquinando l’acquario con sostanze molto tossiche.  Un’alta concentrazione di nitrati indica che non è stata rinnovata l’acqua dell’acquario, essendo i nitrati il prodotto ultimo della catena di decomposizione.   I nitrati non possono essere eliminati o assimilati completamente dalle piante e dagli altri organismi viventi nell’acquario.

Se si trova un’alta concentrazione di nitriti con pochi nitrati occorre controllare il nostro filtro e procedere ad un cambio parziale dell’acqua per diluire la concentrazione di sostanze pericolose.

Se si riscontra un’alta concentrazione di nitrati e pochi nitriti significa che il filtraggio funziona bene, ma si è tardato nel rinnovo dell’acqua, è sufficiente sostituire un terzo dell’acqua per ricreare i valori ideali.

 

 

L’acqua ideale

Difficilmente l’acqua che fuoriesce dai nostri rubinetti ha le caratteristiche richieste da piante e pesci ospitati nel nostro acquario, generalmente è troppo dura.   In commercio si trovano dei decalcificatori con resine a scambio ionico che sono in grado di eliminare la durezza temporanea di un certo quantitativo d’acqua, poi vanno rigenerati con acido citrico.   Quelli che usano altre sostanze per la rigenerazione, ad esempio sale da cucina, non vanno assolutamente bene per l’uso acquariologico.

Più comodo ancora è l'impianto ad osmosi inversa che, grazie a speciali membrane filtarnti è in grado di trasformare l'acqua di rubinetto direttamente in acqua demineralizzata senza l'utilizzo di sostanze rigenerative.

L’acqua così demineralizzata deve essere abbondantemente aereata prima dell’immissione in acquario per eliminarne l’anidride carbonica.   Eliminando i bicarbonati è stata liberata una notevole quantità d’anidride carbonica, questa causa l’abbassamento del pH fino a raggiungere valori mortali per i pesci (anche inferiori a 4,5).

Ovviamante l'acqua demineralizzata deve essere miscelata a quella del rubinetto fino ad ottenere i valori chimico fisici adatti al nostro acquario.

Teniamo conto che alcuni pesci necessitano di acqua molto tenera ed acida, altri di acqua molto dura con pH intorno  7, altri di acqua tenera o dura. Lo stesso discorso vale per le piante.  Logicamente l’acqua del nostro acquario dovrà avere i valori chimici ideali per i pesci e le piante ospitate.  I pesci e le piante ospitate nel nostro acquario dovranno abbisognare tutti quanti degli stessi valori.  Non è quindi possibile ospitare con successo nella stessa vasca pesci che necessitano di acqua molto tenera e pesci che necessitano di acqua molto dura.  A qualcuno sembrerà pleonastico, ma è meglio ribadirlo!

 

 

 

Sostanze correttive

 In commercio si trovano numerose sostanze correttive per l’acqua degli acquari: Correttori del pH, concimi, integratori ecc.   Io sono contrario all’uso di queste sostanze in quanto non sempre utili nei nostri acquari e potenzialmente nocive.

 

L’equilibrio biologico

 In Acquario è impossibile ottenere l’equilibrio biologico naturale.   Basti pensare che per ottenerlo bisognerebbe introdurre un solo Guppy (Poecilia reticulata), un pesciolino di 3 cm., in una vasca contenente 100 litri e fittamente popolata di piante.

L’equilibrio deve quindi essere creato e mantenuto artificialmente mediante il filtraggio, i cambiamenti parziali dell’acqua ed una limitazione al numero dei pesci (equilibrio biologico artificiale).

 

L'arredamento                                  Indice